"Non è forse possibile, ancora oggi, per voi ragazzi, per voi giovani e adulti, fare della vostra vita una testimonianza di comunione con il Signore, che si trasformi i un autentico capolavoro di santità?" ...
"Ciò sarà certamente possibile se l'Azione cattolica continuerà a mantenersi fedele alle proprie profonde radici di fede, nutrite da un'adesione piena alla Parola di Dio, da un amore incondizionato alla Chiesa, da una partecipazione vigile alla vita civile e da un costante impegno formativo"
Sono due periodi del discorso che Benedetto XVI ha rivolto all'Azione Cattolica Italiana, radunata a S. Pietro per festeggiare i suoi primi 140 anni.
Tutto il discorso del Papa è una miniera preziosa. Però le due frasi mi colpiscono come aderente di Ac perché hanno la capacità di spiegare e far comprendere pienamente quella scelta religiosa, che dopo il Concilio Vaticano II caratterizza la nostra associazione.
Il grande lavoro e la grande fatica con i quali ognuno di noi, assieme al suo gruppo e alla sua comunità parrocchiale, prova a scoprire e rispondere alla propria vocazione sono concentrati nella ricerca di Gesù, entrando sempre meglio in relaizone con la Parola di Dio, coltivando un amore per la Chiesa, partecipando alla vita civile in modo cosciente e critico, impegnandosi in una formazione continua.
La ricerca del seme buono è proprio la chiave per vivere in pienezza per trasformare nel tempo, quotidianamente la propria vita in un "capolavoro di Santità".
Raccolgiendo l'incoraggiamento del Papa perché "Sappiate vivere sempre all'altezza del vostro Battesimo, che vi ha immerso nella morte e resurrezione di Gesù, per la salvezza di ogni uomo che incontrate e di un mondo assetato di pace e verità".
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