Uno che modella un'opera d'arte e ripempie il mondo di bellezze.
Si. Si può essere artisti attraverso le proprie mani e attraverso le proprie azioni.
Come l'anonimo imprenditore di Adro che paga la retta della mensa per tutti o bambini esclusi.
Un atto squisito che visto da lontano riempie di gioia. Io non ci sto spiega quell'uomo su una lettera, che già commenta ticchettocche, tanto inquietante quanto significativa.
Veramente un lembo di bellezza come spiega il moralista.
E la bellezza, quella vera non passa inosservata. Di fronte alla bellezza non si può essere neutrali.
La bellezza è scomoda e attraente, perché ti interroga e ti scandalizza.
Come ha scandalizzato quelli che il gesto lo hanno visto da vicino. I genitori della scuola, che hanno già pagato la retta, e ora protestano, firmando subito una petizione presentata al sindaco.
Mi torna in mente una parabola sul Regno dei cieli. Quella dove ci sono lavoratori che vengono assunti ad orari diversi.
Si legge in Matteo di fronte alle proteste degli operai della pirma ora, la risposta di quell'altro imprenditore (un vignaiolo):
«Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. 15 Non mi è lecito fare del mio ciò che voglio? O vedi tu di mal occhio che io sia buono?" 16 Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi».
L'immagine è tratta da qui
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