venerdì 20 maggio 2011

Non io!


- Non io Signore, non io!


Così inizia Habemus Papam.

Proprio un film Morettiano. Finalmente sono riuscito a vederlo.

Ho riso veramente di cuore.

Mi ha lasciato un po' d'amaro.


Narra della debolezza della fede. O almeno così sembra.

Narra della solitudine di un uomo che si blocca davanti alla chiamata.

"Non io, ti prego Signore": pensano i cardinali in conclave all'inizio.

Terrore mostra l'immagine del balcone conclusiva. "Il peso del giogo".

Ma non è la fede quella di cui sono carenti.

Lì dentro quello che manca è la Speranza.

E l'amaro è da lì che emerge.

Senza la Speranza semplicemente non c'è vita.

Senza Speranza un giogo non può che essere schiacciante.

Un calice non potrà mai essere bevuto, perché la Speranza è oltre la logica.

É la virtù bambina. Quella di Peguy


"Ma la speranza, dice Dio, la speranza, sì, che mi sorprende.

Me stesso.

Questo sì che è sorprendente.

Che questi poveri figli vedano come vanno le cose e credano che domani andrà meglio.

Che vedano come vanno le cose oggi e credano che andrà meglio domattina.

Questo sì che è sorprendente ed è certo la più grande meraviglia della nostra grazia.

...

È lei, questa piccola, che spinge avanti ogni cosa".

Se non vi farete come bambini...

In fondo anche nel film, nota un amico, solo nel gioco tutti ritrovano serenità.

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