«Che cosa importa? Tutto è grazia»
Sono le ultime parole del curato di campagna di George Bernanos.
Poco dopo morirà nella casa di un suo compagno seminarista spretato che dovrà confessarlo, perché il prete non farà in tempo.
Le parole sono scomode
Indicano la passività dell'uomo di fronte al suo destino?
Raccontano la rassegnazione del cristiano ad accettare lo status quo?
Secondo me c'è molto di più.
C'è la capacità e il coraggio di vedere la luce della salvezza oltre la condizione umana.
«Mi dico, anche, che la giovinezza è un dono di Dio e che, come tutti i doni di Dio, è senza pentimento.
Sono giovani, veramente giovani, soltanto coloro ch'Egli ha designato perché non sopravvivano alla loro giovinezza. io appartengo a codesta razza d'uomini.
Mi domandavo: "Che farò a cinquanta, a sessant'anni'".
E naturalemnte non trovavo una risposta. Non potevo nemmeno immaginarne una. In me il vecchio non c'era»
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